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OMAGGIO A GINO NEGRI (1919 - 1991) - A SCANDALOUS MUSICIAN
11 novembre 2014 - ore 17:30
Museo del Novecento - Sala Conferenze 
ingresso libero per possessori di CardOttoNoveCento
 

MARCO MOIRAGHI: PRESENTAZIONE E ASCOLTO DI MATERIALI AUDIO INEDITI, RARI O INTROVABILI

 

 

“Musicista scandaloso”? Si, Gino Negri era musicista scandaloso, e lo era per svariati motivi. Se Massimo Mila usò questa formula pensando essenzialmente alla forza dissacrante e quasi eversiva di alcuni suoi spettacoli teatrali degli anni Cinquanta- Sessanta, va detto che Negri seminava scandalo soprattutto per la sua irriducibile alterità. In ogni ambiente che frequentava (ed erano tanti e diversi), Negri era

l’anima folle ed eccentrica: troppo leggero e frivolo per i compositori colti, troppo

complicato ed astruso per il mondo del cabaret, troppo letterato ed aulico per gli

standard della canzonetta, troppo astratto ed imprevedibile per gli studi televisivi

dove imperversava come divulgatore-mattatore, Negri era sempre “fuori posto”.

Eppure, fra gli anni Cinquanta e la fine dei Settanta, ebbe un notevole successo, che gli permise di continuare imperterrito nella sue ricerche compositive folli, ossessive, in buona parte irrealizzabili. Sono ancora molti, oggi, a ricordare il suo stile canzonettistico paradossale, le sue gag e trovate comiche o satiresche nelle vesti

di presentatore, pianista, cabarettista, critico, organizzatore. Pochi, invece, (davvero pochissimi) sanno che Negri intanto sviluppava “in proprio” e quasi di nascosto, nelle vesti non ufficiali di compositore “colto” (seguace fedele delle teorie armoniche di Roberto Lupi), un linguaggio musicale di assoluta serietà ed originalità.

 

Nella presente conferenza si vuole cercare di far capire, oltre e al di là delle mille bizzarre facce pubbliche di questo “folletto operosissimo”, perché oggi Negri va considerato anche un compositore colto, da prendere (quasi) sul serio; un autore che aveva come modelli fondamentali musicisti come Kurt Weill, Paul Hindemith, Darius Milhaud, Eric Satie, Dmitrij Šostakovič, insomma i non allineati, i non centrali,

i marginali della “grande” storia della musica del Novecento.

Si darà ampio spazio all’ascolto di materiali audio inediti, rari o introvabili, in parte recuperati da archivi privati dopo un lungo lavoro di ricerca.

 

 

MARCO MOIRAGHI

Si è diplomato al Conservatorio di Milano in Pianoforte e in Composizione Sperimentale ad Indirizzo Musicologico con una tesi sulle Sonate di Domenico Scarlatti. Dopo la maturità classica, ha conseguito presso l’Università degli Studi di Milano la laurea specialistica in Musicologia (tesi sui Lieder di Paul Hindemith), con il massimo dei voti e la lode. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Musicologia presso l’Università degli studi di Pavia col Prof. Fabrizio Della Seta, presentando una tesi sulla musica vocale di Domenico Scarlatti. Ha studiato anche Composizione con

il M° Bruno Zanolini e ha seguito corsi di Direzione di Coro e di Canto Gregoriano. Ha pubblicato tre monografie: Paul Hindemith. Musica come vita (L’Epos, Palermo 2009), Voglio un monumento in Piazza della Scala. La Milano musicale di Gino

Negri (Squilibri, Roma 2011, con 2 cd) e, in collaborazione col clavicembalista Enrico Baiano, Le Sonate di Domenico Scarlatti. Contesto, testo, interpretazione (LIM, Lucca 2014). Ha pubblicato articoli su varie riviste specializzate (“Rivista di Analisi e Teoria Musicale”, “Hindemith-Jahrbuch”, “La Cartellina”, “L’Offerta Musicale”) e in alcuni volumi miscellanei, trattando principalmente di musica strumentale e vocale dal Settecento al Novecento. Svolge un’intensa attività didattica (pianoforte, storia della musica, teoria musicale), con particolare riguardo per l’insegnamento ai bambini. Ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento della Ritmica musicale per bambini dai 3 ai 6 anni secondo il metodo CML (Children’s Music Laboratory), materia che insegna presso la Scuola Suzuki di Musica “Arché” di Osnago (Lc). Insegna anche “Guida all’ascolto della musica” ai Corsi Popolari Serali di Musica del Conservatorio

di Milano.

 

 

         GINO NEGRI

Compositore, pianista, critico musicale, per il Piccolo Teatro scrive musiche di scena per gli spettacoli di Strehler, è insegnante e traduttore (sua la versione ritmica del libretto dell’Opera da tre soldi di Brecht-Weill). Alla Rai è regista, attore e conduttore di programmi televisivi, come Spazio musicale e Invito alla musica, e radiofonici di grande successo: con Giovanni Sebastiano vince il prestigioso Prix Italia nel 1967. La sua produzione comprende anche colonne sonore per film di Olmi, Comencini, Bettetini.

 

 

Prosegue in Sala Rampa del Museo del ‘900 dal 7 ottobre al 7 gennaio 2015 la mostra allestita con bozzetti di scena, locandine degli spettacoli e fotografie di repertorio, messi a disposizione da Rai Teche, Teatro alla Scala, Piccolo Teatro e dal Centro Apice dell’Università di Milano. Sono esposti anche bozzetti di scena di Franco Rognoni

per l’opera Il circo Max (Venezia, Teatro La Fenice, 1959) generosamente concessi da Mariuccia Rognoni.

Nell’arco dei tre mesi, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano, delle Edizioni Suvini Zerboni, delle Edizioni Musicali Sonzogno e delle Teche Rai, sempre nelle sale del Museo del Novecento, verranno organizzati altri momenti d’ascolto e di visione dedicati agli spettacoli radiofonici e televisivi di Gino Negri.

Saranno organizzate, con la collaborazione del Piccolo Teatro a dicembre e del Teatro alla Scala due serate in cui relatori, storici e critici musicali, presenteranno e discuteranno le molteplici attività di Negri, sempre diviso fra teatro e televisione, teoria e produzione, opera e balletto, insegnamento ed esecuzione.

A gennaio 2015, in Sala Arte Povera del Museo del Novecento, un concerto monografico tenuto dal Milano’808ensemble chiuderà l’omaggio a Gino Negri, “autore di opere impossibili” (Massimo Mila), “folletto operosissimo” (Roberto Leydi), “cesellatore di follie personalizzate” (Umberto Eco).

 

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