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OMAGGIO A SYLVANO BUSSOTTI

Respirando appagato

16 maggio - 25 settembre 2017

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Martedì 12 settembre 2017 - Museo del Novecento

ore 16:30 - Sala Arte Povera

Giuseppe Giuliano eseguirà i 4 pezzi per David Tudor per pianoforte, intercalati dalla lettura di poesie e sonetti di Sylvano Bussotti a cura di Ugo Martelli.


Johnny Lapio e l’Arcote Project eseguiranno poi Regards di Sylvano Bussotti, (lavoro incluso nella raccolta Bussottioperaballet) arrangiamento e ideazione della performance di Johnny Lapio.

 

Musicisti: Johnny Lapio, tromba, Luca Biggio, sax tenore, Lino Mei, pianoforte, Luca Curcio, contrabbasso, Davide Bono, batteria, Sarah Bowyer, live painting.

Ospite il trombonista GIANLUCA PETRELLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giuseppe Giuliano

Nato a Roma, svolge un’intensa attività internazionale come compositore, pianista, sound projectionist e improvvisatore.
La sua poetica compositiva si rivolge alla ricerca di campi sonori e concezioni musicali non tradizionali e accademici, come la composizione algoritmica, forme a geometria modulare, decostruttivismo, generi musicali misti, alea, musica intuitiva e improvvisazione libera con in più una forte interazione con l’elettronica e l’informatica. Sue composizioni sono state eseguite e radiotrasmesse nell’Unione Europea - Russia - Canada - USA - Australia - Cina - Giappone.

Come pianista interpreta il repertorio contemporaneo, la free-form jazz e l’improvvisazione, anche in sinergia con altri musicisti specializzati in questo campo. Ha svolto attività di insegnamento e seminariali in importanti istituzioni, fra cui: Juilliard School New York, Internationale Ferienkurse Darmstadt, Università di Bologna DAMS, UDK Berlino, Guildhall School of Music and Drama London, UDK Wien, Ciaikowsky Conservatory Moscow, Saint Petersburg Conservatory, Central University Beijing, Irino Foundation Tokyo. Dal 1984 al 2012 ha insegnato composizione e tecniche di live electronics al Conservatorio G. Verdi di Milano.

Ugo Martelli

Nato a Venezia, ha compiuto gli studi classici e musicali a Milano. Si è diplomato in violino sotto la guida di Umberto Oliveti presso il Conservatorio “G. Verdi”. Ha poi studiato la viola con Felice Cusano, la prassi violinistica barocca con Enrico Gatti e il auto diritto con Daniele Bragetti, perfezionandosi in musica rinascimentale ai Corsi di Musica Antica di Urbino con John Tyson. Membro di importanti ensembles cameristici, si è esibito nelle principali città italiane e ha e ettuato tournées in Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Ungheria, Stati Uniti e Argentina. In formazione di quartetto d’archi ha ottenuto premi e riconoscimenti in vari concorsi nazionali. Numerose le incisioni discogra che, per Fonit Cetra e Nuova Era, tra cui le prime registrazioni assolute del Quartetto di Aldo Finzi e delle Sonate da camera di Agostino Ste ani con il Quartetto Erasmus. Oltre all’attività concertistica, è attivo come insegnante e divulgatore ed è autore di scritti di musica e traduzioni (Il violino e la viola di Y. Menuhin). Dal 1997 collabora con il canale televisivo Classica HD, in onda su Sky: consulente musicale della redazione e voce del canale, ha curato presentazioni, introduzioni, interviste e programmi di approfondimento.

Johnny Lapio & Arcote Project – ospite Gianluca Petrella

Arcote Project è lo storico ensemble fondato dal pluripremiato compositore e trombettista torinese Johnny Lapio. Il gruppo vanta collaborazioni e recensioni internazionali con progetti caratterizzati dalla commistione tra le arti. Per l’esecuzione di Regards composizione originale di SYLVANO BUSSOTTI, arrangiamento – ideazione della performance – tromba JOHNNY LAPIO

i musicisti performer come sempre selezionati personalmente da Lapio, in modo particolare per i progetti nati dalla collaborazione con il M° Bussotti, saranno i seguenti:
il sassofonista Luca Biggio,
il contrabbassista Luca Curcio,

l’immancabile pianista Lino Mei,
il batterista Davide Bono e
l’artista inglese Sarah Bowyer.
Ad impreziosire l’ensemble, data l’importanza storica dell’evento, il trombonista Gianluca Petrella figura di spicco del jazz europeo.

REGARDS
(note di copertina di Sylvano Bussotti)

Johnny Lapio, riducendo musiche di Sylvano Bussotti per “pianoforte con orchestra”, ricrea un tessuto musicale di ampia tramatura andando così alla sua essenza. Viene spontaneo pensare ad ognuno di quei puntini luminosi come ad un vasto ed incommensurabile pensiero sonoro.
Il sogno di ripercorrere lo spazio celeste come visione, ma contemporaneamente ascolto, trova nel suo realizzarsi di esperienza profonda, sensibile, attenta all’atlante fantastico di sonorità a noi vicinissime.
Ogni interprete preso individualmente, così come l’assieme che ne scaturisce, è come se parlasse a chi ascolta laddove ascoltare si identifica con lo sguardo, tatto, studio ed essenza di quanto la musica offre in riflessi di universo e pensiero.

 

REGARDS
(note di copertina di Stefano Zenni)

A ben vedere, la distinzione a parole tra jazz e musica contemporanea appare assurda, visto che la seconda espressione definisce un campo cronologico, prima che uno stile, nel quale dunque il jazz rientra pienamente.
Di fronte a Regards la discussione rischia di farsi labirintica: composizione di un grande maestro della musica classica europea, Sylvano Bussotti, a cui mette mano Johnny Lapio, trombettista compositore che si muove tra jazz, musica classica e arti visive.
Lapio riduce l’orchestra sestetto, ma l’operazione va così in profondità che diventa ricomposizione, come farebbe forse un arrangiatore jazz. Difficile decidere dove collocare questa musica la cui bellezza sprigiona proprio dal suo costante sottrarsi da una definizione, per palpitare sospesa nel suo proprio spazio sonoro. 

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