Giovedì 14 dicembre 2017 - ore 17:00
Museo del Novecento - Sala Arte Povera
ingresso libero fino a esaurimento posti
Serata dedicata al grande musicista bulgaro André Boucourechliev,
in collaborazione con il Concorso Internazionale pianistico d’Orleans.
Angela Tosheva introdurrà la figura del maestro (in lingua francese con traduzione simultanea) con esempi musicali.
Programma del concerto
André Boucourechliev, Archipel IV (1970)
Domenico Scarlatti, Sonate K.27, K.519, K.141
Franz Liszt, Mephisto Waltz n°1
Héctor Parra, Una Pregunta (2015)
Béla Bartók, Rhapsodia Op.1
Takuya Otaki, pianoforte
Angela Tosheva
Rigore e dinamica sono le qualità che caratterizzano lo stile di Angela Tosheva, pianista bulgara tra le più interessanti della sua generazione acclamata dal pubblico e dalla critica di tutto il mondo. Allieva di Gyorgy Sebok e Ketil Haugsand presso l’Accademia di musica di Sofia è stata primo premio di numerose competizioni internazionali tra cui il Concorso internazionale di Salerno, la Liszt-Bartók Competition e ha ricevuto il Golden Feather Award di Classic FM Sofia. Accanto alla sua attività di concertista, professore e membro della giuria di diverse competizioni internazionali, fonda nel 2003 insieme al compositore Michail Goleminov "The Orange Factory psychoacoustic arts", istituzione che riunisce una scuola di musica, uno studio di sperimentazione musicale oltre che una casa editrice musicale.
Specializzata sulla musica di André Boucourechliev, Angela Tosheva è un interprete d’eccezione della musica del XX secolo, apprezzata in tutto il mondo tra Portogallo, Brasile, Italia, Francia, Russia, Irlanda, Turchia, Canada, Norvegia e Stati Uniti.
Takuya Otaki
Nato in Giappone, Takuya Otaki ha studiato pianoforte all’Università di Aichi nella classe di Yuzo Kakeya e Vadim Sakharov ottenendo diversi premi in competizioni internazionali (Kuwabara, Best Student Prize e Niwapromotion). Takuya Otaki mette il suo talento e la sua virtuosità al servizio della musica d’oggi dal 2013, quando segue nella Musikhochschule di Stoccarda il corso di specializzazione nel repertorio contemporaneo di Thomas Hell.
Takuya Otaki vince il Concorso internazionale di pianoforte di Orléans nel 2016 e da questo momento ha percorso con i suoi recital prestigiose sale in Italia (Milano, Parma, Torino, Mantova…), in Francia (Parigi, Metz, Nantes, Lille, Reims…), in Bulgaria oltre che in Giappone. Nel novembre 2017 è stato protagonista di una Tournée di dieci concerti e masterclass nella Région Centre-Val de Loire. Durante il 2017 è membro dell’Accademia dell’Ensemble Modern a Francoforte, esperienza che lo vede protagonista insieme all’ensemble sulle più importanti scene europee dedicate alla musica contemporanea.
Il suo primo disco « Béla Bartók et la virtuosité », uscito sotto il label Solstice FY nell’ottobre 2017, mette in valore le straordinarie qualità artistiche di Takuya Otaki : scienza dei piani sonori, ascolto attento e acuto delle risonanze ma anche del colore e del ritmo; il pianoforte di Takuya Otaki lascia nell’ascoltatore una traccia di dolcezza e di violenza.
Orléans Concours International
Creata nel 1989 dalla pianista Françoise Thinat, e diretta oggi dalla milanese Isabella Vasilotta, l’istituzione Orléans Concours International ha l’obiettivo di organizzare, ogni due anni, un grande e prestigioso concorso internazionale, il Concours international de piano d’Orléans, dedicato al repertorio pianistico dal 1900 ai giorni nostri. Essendo aperto al pubblico, se da un lato il concorso spinge i candidati verso nuovi orizzonti musicali, è anche un vero e proprio veicolo per la scoperta della musica contemporanea per gli spettatori in sala. Oltre a residenze, conferenze, la registrazione di un disco e svariate tournée, il concorso riserva uno spazio importante alla creazione musicale proponendo un premio di composizione aperto a tutti i partecipanti e commissionando per ogni edizione un brano ad un compositore rinomato, imposto ai tre fnalisti nel corso dell’ultima prova. Spinta da una necessità pedagogica, Françoise Thinat ha creato nel 2004 il concorso Brin d’herbe, letteralmente “in erba”, un secondo concorso per giovani pianisti dagli 8 ai 18 anni - suddivisi su tre livelli - organizzato negli anni dispari. Il concorso junior verte anch’esso sul repertorio contemporaneo con un’apertura verso il jazz e l’improvvisazione musicale, offrendo l’occasione a promettenti pianisti di incontrare compositori e musicisti affermati, del calibro di György Kurtág, e seguendoli nei primi passi della loro carriera. Anche per i vincitori di Brin d’herbe il concorso è un vero trampolino di lancio, viste le numerose opportunità che hanno di esibirsi fin da piccoli su scene prestigiose e con ensemble rinomati. Dalla prima edizione del 1994 ad oggi, Orléans Concours International ha proseguito il suo lavoro di difusione del repertorio pianistico contemporaneo proponendo ai principali vincitori di ogni edizione numerosi concerti, in recital o in accompagnamento ad un’orchestra, in Francia e all’estero, come è il caso, dal 1999, con la tournée in America del Sud. In continuità con il desiderio di far conoscere i nuovi talenti nel mondo, il concorso organizza una tournée italiana che copre le città di Milano, Torino, Parma, Mantova, Spoleto e Lecce.
André Boucourechliev
Nato il 28 luglio 1925 a Sofia (Bulgaria) e morto il 13 novembre 1997 a Parigi, è compositore, critico, musicologo di origine bulgara naturalizzato francese. Studia composizione a Sofia, poi alla École normale de musique di Parigi.
Dopo un passaggio al Domaine musical di Pierre Boulez, lavora a Milano allo Studio di Fonologia della Rai. Poi ritorna a Parigi dove sperimenta con il Groupe de recherches musicales (Pierre Schaeffer).
Insegnante al Conservatorio Nazionale di Parigi come supplente di Olivier Messiaen, e all’Università di Aix-en-Provence, scrive molti pezzi elettroacustici. La sua opera si caratterizza spesso con la libertà lasciata agli interpreti di disporre le sequenze predefinite, obbligandoli a un ascolto reciproco.
Lavora altresì con la voce e le sue modulazioni deformate attraverso il mixaggio su nastro magnetico.Ha composto un’opera: Il nome di Edipo, su libretto di Hélène Cixous, rappresentata per la prima volta il 26 luglio 1978 al Festival di Avignone.
E’ inoltre autore di molte opere musicologiche soprattutto su
Schumann, Debussy, Beethoven, Stravinskji et Chopin.