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ARMANDO GENTILUCCI E I SUOI MAESTRI

Martedì 17 dicembre 2019 - ore 17:00

Museo del Novecento - Sala Fontana

Piazza Duomo 8, Milano

ingresso libero fino a esaurimento posti

Concerto Armando Gentilucci e i suoi Maestri.

Umberto Ruboni e Eunmi Park eseguiranno musiche

di Armando Gentilucci, Bruno Bettinelli e Franco Donatoni.

Il concerto è inserito negli eventi per la mostra 

L'intelligenza non ha sesso dedicata ad Adriana Bisi Fabbri

Alle ore 15:30 è prevista una visita guidata della curatrice Danka Giacon.

Per partecipare è necessaria la prenotazione scrivendo

all'indirizzo nomus@nomusassociazione.org

Programma del concerto

 

Bruno Bettinelli

Sintesi (1974)
Preludio – Monodia – Armonia – Polifonia – Notturno – Capriccio –

Omaggio a Dallapiccola – Omaggio a Petrassi – Ostinato – Toccata

 

Umberto Ruboni pianoforte

Fryderyk Chopin - Bruno Bettinelli

Variazioni in re maggiore su un’aria nazionale di Moore (1980)

per pianoforte a quattro mani
 

Umberto Ruboni e Eunmi Park pianoforte

 

Franco Donatoni

Francoise Variationen - I ciclo (1-7) (1983)

 

Umberto Ruboni pianoforte

 

Armando Gentilucci

Frammenti di un diario d’Autunno (1983)

Metafore del tempo (1984)

 

Umberto Ruboni pianoforte
 

Echi del suono (1985)

per pianoforte a quattro mani

 

Umberto Ruboni e Eunmi Park pianoforte

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Umberto Ruboni

Giovane interprete, già vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, Umberto Ruboni è nato a Genova nel 1996. Ha iniziato precocissimo lo studio del pianoforte con la Prof.ssa Maddalena Lolaico, proseguendo per alcuni anni presso il Conservatorio di Alessandria nella classe della Prof.ssa Angela Colombo. Si esibisce regolarmente in pubblico dall’età di otto anni e a quattordici anni ha tenuto il suo primo recital solistico, con sorprendente consenso di pubblico. Dal 2013 studia presso il Conservatorio di Musica

“G. Verdi” di Milano nella classe del M° Marco Rapattoni, grazie al quale ha intrapreso un percorso di grande crescita musicale e personale, che gli ha permesso di diplomarsi nel 2016 con lode e menzione, di vincere nel 2015 e nel 2017 il Primo Premio del Conservatorio di Milano nelle categorie B (Solisti Triennio/Corsi superiori Vecchio Ordinamento) e D (Musica da Camera) e nel 2017 il Premio Arnaldo Rancati tra i migliori diplomati del Conservatorio dell’A.A. 2015/2016. Si è perfezionato con masterclass e lezioni con grandi pianisti, quali Roberto Cappello, Andrea Lucchesini, Sergio Marchegiani, Leonid Margarius, Boris Petrushansky (presso l’Accademia Pianistica di Imola), Lilya Zilberstein (presso l’Accademia Chigiana di Siena) e Roberto Plano.

Ha tenuto concerti come solista, camerista e in orchestra nella stagione concertistica del Conservatorio nella Sala Puccini e nella Sala Verdi, al Museo del Novecento, al Museo del Teatro alla Scala, all’Auditorium Gaber presso il Grattacielo Pirelli per la Società dei Concerti (2017). Si è esibito come solista con diverse orchestre (Orchestra Filarmonica di Stato di Arad, Orchestra sinfonica del Conservatorio di Milano, Dedalo Ensemble) e direttori (Beatrice Venezi, Fabrizio Dorsi, Nikolay Lalov). Apprezzato come solista e camerista, è spesso richiesto in diversi festival e rassegne musicali. Il suo repertorio si concentra sulla musica romantica e tardo-romantica, ma anche su autori del primo Novecento e contemporanei, con incluse diverse prime esecuzioni di brani di giovani compositori.

Eunmi Park

Eunmi Park è una pianista coreana. Nata a Busan, inizia a studiare pianoforte all’età di sette anni. Ha studiato pianoforte inizialmente presso il Liceo dell’arte di Busan (Busan High School of Arts) e in seguito all’Università di Inje con il M° Kwon Jun. Per i risultati ottenuti durante gli studi universitari ha ricevuto diversi Premi e borse di studio all’interno dell’Università, diplomandosi nel febbraio 2016. Dall’ottobre 2016 frequenta il Biennio di pianoforte presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, nella classe del M° Rapattoni. Tiene diversi concerti in Italia sia come solista sia in duo pianistico.

Armando Gentilucci (8 ottobre 1939 — 12 novembre 1989)
Nacque a Lecce nel 1939 da una famiglia di musicisti. Compì i suoi studi musicali al conservatorio di Milano sotto la guida di Franco Donatoni e Bruno Bettinelli, diplomandosi in composizione, musica corale, pianoforte e direzione d’orchestra. Intraprese l’attività didattica presso i conservatori di Bolzano e Milano e contemporaneamente iniziò a scrivere musica in linea con le avanguardistiche sperimentazioni di Bruno Maderna e Luigi Nono. Nel 1969 assunse la direzione dell’Istituto Musicale “Achille Peri” di Reggio Emilia, che sotto la sua guida divenne in breve tempo un’istituzione-pilota nel campo della didattica musicale. L’originalità del suo approccio consisteva nel coniugare lo studio accademico con la promozione di attività di studio ed approfondimento delle tematiche culturali musicali contemporanee. L’Istituto strinse dunque proficue collaborazioni con le istituzioni culturali del Comune di Reggio Emilia e con altri interlocutori, dando vita ad un’intensa stagione di iniziative culturali finalizzate alla diffusione della musica contemporanea verso il pubblico di massa. Di queste iniziative, che presero l’avvio sotto l’etichetta-programma Musica/ Realtà, furono promotori, accanto a Gentilucci, Luigi Pestalozza, Claudio Abbado, Maurizio Pollini e Luigi Nono. Nel frattempo, il compositore stava elaborando un saggio teorico sui linguaggi dell’avanguardia musicale di quegli anni, che si concretizzò nel volume Oltre l’avanguardia: un invito al molteplice del 1980. Le sue composizioni hanno ricevuto riconoscimenti in importanti rassegne internazionali come le Serate musicali fiorentine nel 1962, il Ricordi-Rai nel 1968, le Biennali di Venezia e Berlino, l’Holland Festival e alcuni festival della Società Internazionale di Musica Contemporanea, dove nel 1979, fu premiato a Tel Aviv. Nel 1980 un suo brano, Il tempo sullo sfondo, è stato rappresentato in forma di balletto alla Piccola Scala; in questo pezzo appare

definita la sua teoria dei “campi armonici”, per la quale un contesto armonico si delinea affidando un intervallo o una serie di questi ad un’ampia varietà di registri dell’orchestra, senza particolari vincoli di concatenazione degli accordi, ma nella prospettiva di una chiara indagine del suono. Fra le composizioni più significative della sua produzione si annoverano i titoli Figure, Sequenze per orchestra, Diacronie, Diagramma per clarinetto, violino e pianoforte, Strofe di Ungaretti, Siamo prossimi al risveglio, Le clessidre di Dürer per 4 strumenti, Studi per un Dies Irae per orchestra ed un lavoro per violino e nastro magnetico dal titolo Come qualcosa palpita nel fondo. Tuttavia il suo lavoro più impegnato non è ancora stato rappresentato: l’opera Moby Dick (1986-88), su libretto dell’autore da Melville, dove le tematiche di sospensione temporale e dei campi armonici già affrontate in Il tempo sullo sfondo e Le clessidre di Dürer (1985) vengono espresse in modo decisivo nella definizione dei personaggi e dell’ambientazione drammaturgica, dove il mare diventa allegoria della psiche e pretesto figurativo dell’espressione musicale dei campi armonici. Dal 1970 tutte le sue musiche sono state pubblicate presso Ricordi, dove egli svolse per lungo tempo l’attività di consulente. In campo editoriale ebbero particolare fortuna le sue Guida all’ascolto della musica contemporanea (Feltrinelli, 1969), e Introduzione alla musica elettronica (Feltrinelli, 1972). Morì prematuramente a Milano nel novembre 1989.
(dal sito www.ricordi.it)

 

Franco Donatoni

Franco Donatoni è nato a Verona il 9 giugno 1927. Ha iniziato gli studi musicali sotto la guida di Piero Bottagisio presso il Liceo musicale della sua città. Ha studiato composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano con Ettore Desderi e al Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna con Lino Liviabella, diplomandosi in composizione, strumentazione per banda, musica corale. Nel 1953 ha conseguito il diploma del corso di perfezionamento di composizione tenuto da Ildebrando Pizzetti presso l’Accademia Nazionale di S. Cecilia in Roma. Ha frequentato i Ferienkurse di Darmstad nel 1954, 1956, 1958 e 1961. Ha ottenuto i seguenti premi: Liegi 1951, Radio Lussemburgo 1952 e 1953, S.I.M.C. 1961, Marzotto 1966, Koussevitzki 1968, Psacaropulo 1979. Le sue opere sono state pubblicate dagli editori Zanibon, Schott e Boosey & Hawkes di Londra, Suvini Zerboni (1958-1977) e Ricordi (1977/ 2000) di Milano. Ha insegnato nei Conservatori di Bologna, Torino e Milano dal 1953 al 1978. È stato titolare della cattedra di perfezionamento di composizione presso l’Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma. Dal 1970 al 1999 ha tenuto il corso di perfezionamento di composizione presso l’Accademia Chigiana di Siena. Dal 1971 al 1985 è stato Professore incaricato presso il corso DAMS della Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna. Nel 1979 è stato invitato a tenere un seminario sulle proprie opere dall’Università di California a Berkeley. Ha tenuto vari seminari in Svizzera, Francia, Spagna, Olanda, Israele, Australia, Corea, Giappone, Finlandia, Austria, Messico, Argentina. Ha insegnato alla Scuola civica di Milano, all’Accademia Perosi di Biella e all’Accademia “Forlanini” di Brescia. Ha pubblicato Questo e Antecedente X (Milano, Adelphi 1970 e 1980), Il sigaro di Armando (Milano, Spirali Edizioni 1982) e Inoltre (Brescia, Edizioni l’Obliquo 1988). Gli è stato dedicato il volume di “Settembre Musica” (EDT,Torino 1990) a cura di Enzo Restagno. È stato membro effettivo dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e dell’Accademia Filarmonica Romana. Nel 1985 è stato insignito del titolo di “Commandeur dans l’Ordre des Arts e des Lettres” dal Ministro della Cultura francese. Nel 1990 il Festival Settembre Musica di Torino gli ha dedicato un’ampia monografia. Dal giugno all’ottobre 1992 “Milano Musica” ha realizzato, in suo omaggio, un’importante rassegna. Nel corso di 8 concerti si sono ascoltate alcune fra le sue composizioni più significative e, in prima assoluta, l’Arte della fuga di Bach nella trascrizione di Donatoni per orchestra, della quale l’autore ha portato a termine l’orchestrazione fino al XIV contrappunto. Per il Teatro ha composto il balletto La Lampara (Milano, Teatro alla Scala 1957), l’opera Atem (Milano, Teatro alla Scala 1984) e l’operina buffa Alfred Alfred (Strasburgo, Festival Musica 1998). Ha ricevuto commissioni dalle principali emittenti radiofoniche europee (Rai, Radio France, Radio Stoccarda, Colonia, BBC ecc.) e le sue composizioni sono state, e vengono tuttora eseguite, nei più importanti Festival Internazionali.

Franco Donatoni è morto a Milano il 17 agosto 2000.

Bruno Bettinelli

Bruno Bettinelli nasce a Milano il 4 giugno 1913, figlio del pittore Mario Bettinelli, compie gli studi musicali con Paribeni e Bossi al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, diplomandosi in Composizione e direzione d’orchestra, Pianoforte, Musica corale e direzione di coro, Polifonia vocale. Insegna Composizione nello stesso conservatorio dal 1957 al 1979, formando una intera classe di musicisti di altissimo valore come Riccardo Muti, Claudio Abbado, Maurizio Pollini, Bruno Canino, Azio Corghi, Francesco Degrada, Danilo Lorenzini, Aldo Ceccato, Armando Gentilucci, Giancarlo Facchinetti, Uto Ughi, Umberto Benedetti Michelangeli, Riccardo Chailly, Gary Bertini. Per questo motivo fu chiamato Il Maestro dei Maestri. Milanese di nascita e di cultura, uomo dotto, docente stimatissimo, compositore di talento, protagonista della musica del nostro tempo, come compositore scrisse opere teatrali (Il pozzo e il pendolo, La smorfia, Count Down), musica sinfonica (sette Sinfonie, due Concerti per pianoforte e orchestra, un Concerto per violino e orchestra, e uno per chitarra e archi) moltissima musica corale e cameristica. È stato anche critico musicale, membro dell’Accademia di Santa Cecilia e dell’Accademia “L. Cherubini” di Firenze, vinse numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Nel 2003 ebbe dal Presidente Ciampi l’onorificenza di Grande Uffciale al merito della Repubblica Italiana. Bernstein, Cantelli, Muti, Gavazzeni, Bertini, Abbado, Sanzogno, Molinari Pradelli, Barbirolli, Klecky, Ansermet, Gracis, solo per citare alcuni fra i più celebri, diressero in tutto il mondo le composizioni del maestro. Muore a Milano l’8 novembre 2004. Dal 2011 l’Associazione Malala di Treviglio (Bg) organizza un concorso pianistico internazionale in suo onore.

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