RITRATTO DI DONNA
COMPOSITRICI DA (RI)SCOPRIRE
Mercoledì 8 marzo 2017 - ore 16:00
Museo del Novecento - Sala Arte Povera
ingresso libero fino a esaurimento posti
Anche i meno esperti potrebbero citare sicuramente alcuni nomi di grandi compositori. Ma quanti nomi di donne compositrici soprattutto del passato? Pochi, anzi pochissimi; eppure la lista di donne compositrici è notevole. Da non molti anni si stanno riscoprendo e valorizzando queste figure femminili e sta così riaffiorando un patrimonio artistico importante e raffinato.
La biografia di molte compositrici del passato testimonia il loro cammino artistico molto spesso contrastato da ostacoli culturali, familiari e sociali: firmare le proprie opere musicali è stato per lungo tempo considerato sconveniente per una donna perché la formazione musicale era solo in funzione di un intrattenimento nei salotti e non in vista di una seria attività professionale.
Germaine Tailleferre (1892 - 1983)
Berceuse (1913)
Mel(ania) Bonis (1858 - 1937)
Pièce (senza data)
Lili Boulanger (1893 - 1918)
D’un matin de printemps (1917/18)
Amy Beach (1867 - 1944)
Romanza op. 23 (1893)
Teresa Procaccini (1934)
Sonata op.75 (Allegro vivace - Andante - Allegro - Andante) (1976)
Cecile Chaminade (1857 - 1944)
Concertino op 107 (1902)
Mel, o meglio Melania Bonis, vivace e risoluta, crebbe in un ambiente ostile, sia in famiglia, sia in ambito professionale. Per poter far conoscere le sue composizioni adottò lo pseudonimo maschile di “Mel”. Nelle sue composizioni si può spesso riscontrare un’irrequietezza interiore dovuta alla sua fragilità emotiva. Il suo più grande rammarico, comunicato in una lettera scritta alla figlia, fu quello di non poter ascoltare la propria musica.
Cecile Chaminade ebbe sicuramente una vita più serena, in un ambiente culturalmente più aperto e vivace. Trasferitasi durante i primi anni del ‘900 negli Stati Uniti, ottenne nel 1913 la Legione d’ onore come prima donna compositrice.
Lili Boulanger, nata in una famiglia di musicisti, considerata femme fragile per la sua immagine di bambina indifesa e delicata, partecipò al Prix de Rome per la musica. Fu la prima donna nel 1912 a vincere questo premio: ma il suo grande talento non bastò a superare il pregiudizio per la figura della donna compositrice. Numerose le caricature pubblicate dopo la sua vittoria per la rivista Societé National de Musique.
Teresa Procaccini è autrice tra le più rappresentative del secondo novecento italiano. La forza del suo carattere le ha consentito di portare avanti scelte musicali legate alle sue esigenze creative, nonostante il periodo culturale e musicale fosse orientato verso tutt’altre direzioni.
La sua vastissima produzione, che abbraccia generi musicali diversi, si estende dal 1955 ad oggi. Amy Beach manifestò prestissimo il suo talento musicale. Il suo percorso fu però ostacolato dalla famiglia: prima dalla madre che le impedì per alcuni anni di suonare il pianoforte, poi dal marito che la convinse ad abbandonare la carriera concertistica.
Germaine Tailleferre cambiò il suo nome originario Taillefesse per protesta contro il padre che si oppose ai suoi studi musicali. In seguito anche il marito creò ostacoli alla sua carriera.
Spirito determinato e combattivo, fu l’unica donna a far parte del gruppo Les Six. Fu definita da Cocteau “la Marie Laurencin per l’orecchio”.
L’Art Music Youkali, fondato da Katia Caradonna, è composto da musicisti che svolgono attività concertistica ed attori che si esibiscono in importanti compagnie teatrali. In comune hanno l’interesse per repertori a tema poco conosciuti, solitamente di genere musicale o legati
ad altri ambiti culturali. I loro concerti-spettacolo non sono concepiti seguendo la tradizione ma alternano suoni a pensieri, aneddoti a gag, interagendo, laddove è possibile, con lo spettatore.
Il nome Youkali, dato da Katia Caradonna, s’ispira all’affascinante omonimo brano di Kurt Weill,
riflessione su tutto ciò che di buono e/o di tremendo può far parte dell’essere umano.
Sergio Bonetti & Katia Caradonna suonano stabilmente in duo da circa tre anni.
Insieme hanno realizzato i concerti “Musica per il palato”, “Emozioni sacre e profane”, “Omaggio
all’opera ed al palato”, “Ritratto di donna”. Recentemente hanno partecipato al concerto tra musica e parole “Per amore, solo per amore” con la partecipazione dell’attore Corrado Accordino. Il loro repertorio spazia dal ‘700 fino ai giorni nostri. Ultimamente si stanno dedicando soprattutto alla ricerca ed alla riscoperta di musiche di compositrici del passato, senza tralasciare l’attenzione verso le compositrici contemporanee. Insegnano strumento musicale presso l’Istituto comprensivo statale Sant’Ambrogio di Milano, occupandosi anche di progetti per la diffusione dell’attività musicale e corale.
Katia Caradonna
Ha studiato pianoforte presso la Civica Scuola di musica di Milano con la Prof. M. Sorelli
e la Prof. R. Re; ha compiuto gli studi classici e, dopo essersi brillantemente diplomata, ha proseguito gli studi con E. Perrotta a Milano e con F. Scala ad Imola. Ha frequentato, sotto la guida del M° B. Canino, numerosi corsi di musica da camera a Sermoneta, presso il “Campus Internazionale di musica” e di pianoforte a Firenze, presso gli “Amici della musica”. Ha seguito seminari d’interpretazione pianistica tenuti da A.Weissenberg e B. Petrushansky alla “Fondazione Romano Romanini” di Brescia.
Ha partecipato, presso l’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola, alle lezioni di P. Badura-Skoda, J. Demus, A. Lonquich, T. Nikolajeva, G. Oppitz, C. Rosen e ha frequentato il corso di musica da camera tenuto dal M° P.N. Masi. E’ stata premiata, come solista e in duo, in diversi concorsi nazionali ed internazionali tra cui Osimo, Albenga, Livorno, Casale Monferrato, Stresa.
Si è esibita come solista ed in diverse formazioni da camera per molte associazioni ed in diversi teatri. E’ ideatrice di un progetto musicale destinato ai piccoli ascoltatori dal titolo “Musica in gioco”, inserito ripetutamente nelle attività culturali della provincia di Milano. Nell’ambito di questo progetto è nato il sodalizio con Elio (delle Storie Tese): insieme hanno realizzato il concerto/spettacolo “Storia di Babar e dei suoi amici”, un grande successo che ha coinvolto, divertendoli, piccoli e grandi. Hanno tenuto questo concerto in vari teatri tra cui il Teatro della Società di Lecco e, nell’ambito del Festival “Minimondi”, al Teatro Magnani di Fidenza, registrando un Cd live. Inoltre hanno anche realizzato concerti con brani di musica classica contemporanea dedicati ad animali (musiche di Campogrande, Ferrero, Tutino, Vlad, Lombardi, ecc) registrando sempre il CD live.
Elio & Katia hanno eseguito in prima assoluta il brano “Zanzara” scritto dal compositore Luca Lombardi su testo di Elio. Con un programma dedicato alla “musica dei numeri” hanno anche partecipato al Festival “La Milanesiana” tenutosi al Teatro Dal Verme di Milano alla presenza del premio nobel per la chimica Harold Kroto, dei matematici M. Du Sau- toy e P. Odifreddi e
al 1° Festival della matematica all’ Auditorium Parco della Musica di Roma, in un recital presentato da Serena Dandini, con la partecipazione di Nicola Piovani.
Ha curato la colonna sonora e, sempre con Elio, ha partecipato a “Nasocomio: non chiamatemi Polendina” spettacolo musicale presentato al Festival della Mente di Sarzana e dedicato a Pinocchio. Ha collaborato con l’attrice teatrale Alessandra Faiella. E’ ideatrice di tutti i concerti tematici dell’Art Music Youkali tra cui “Musica per il palato”, “Musica da favola”, “Musica in movimento”, “Omaggio all’ opera e al palato”, “Ritratto di donna” (flauto e pianoforte e pianoforte
a quattro mani), “Don Giovanni, il catalogo è questo”, “Storia di Babar e dei suoi amici”.
Sergio Bonetti
Intraprende lo studio del flauto e a soli dieci anni partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali classificandosi sempre ai primi posti (Taranto, Bari, Barletta, Napoli, Stresa etc.). Frequenta il Conservatorio N. Piccinni di Bari sotto la guida del M° F. Girardi, diplomandosi con il massimo dei voti a soli 18 anni. Frequenta master di perfezionamento in Italia e all’estero con docenti di chiara fama quali B. Cavallo, J.C.Gerard (Bruxelles), P. Gallois, M. Marasco, M. Mercelli e nel 2001 conclude brillantemente il ciclo triennale di alto perfezionamento presso l’Accademia Musicale Pescarese sotto la guida del M° A. Amenduni (primo flauto dell’ Orchestra dell’Opera di Roma) eseguendo con l’ Orchestra sinfonica di Pescara il concerto in Mi minore di S. Mercadante.
Dal 2001 al 2006 è primo flauto dell’orchestra del Conservatorio di Bari, esibendosi con direttori d’eccezione tra i quali il M° Riccardo Muti. Collabora, in qualità di ottavinista, con l’Orchestra Sinfonica della Capitanata, l’Orchestra sinfonica della Provincia di Bari, l’Eurorchestra da camera di Bari, l’Orchestra del Teatro Petruzzelli, suonando in Italia, Europa, Cina, Giappone ed America latina, anche come solista (A.Vivaldi-concerti op.6, S.Mercadante-concerto mi min., J.S.Bach. suite si min., W.A.Mozart-concerto per flauto ed arpa). Frequenta poi il biennio superiore di flauto presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, laureandosi con 110/110 e lode. Studia poi per alcuni anni con il M° Davide Formisano e con il M° Bruno Cavallo.
Accanto all’attività orchestrale e solistica, a partire dal 2000 suona per molti anni con la pianista e musicologa Annamaria Giannelli, in un sodalizio improntato sulla riscoperta di repertori musicali poco eseguiti. Nel 2010 fonda il SaXtet, sestetto di fiati di Milano, vincitore del premio Ferrero come miglior ensemble di fiati della città. Con l’Orchestra dell’Accademia dell’Annunciata di Abbiategrasso si esibisce come solista, sia in Italia che in Germania (A. Vivaldi concerti per flauto op. 10, J.S.Bach Suite in Si min., W.A. Mozart Concerto per flauto ed arpa). Suona in duo con il chitarrista Andrea Monarda. Ha completato la sua formazione culturale frequentando il liceo classico e la facoltà di Lettere classiche con indirizzo storico archeologico dell’Università statale di Bari. Insegna flauto traverso anche presso l’Accademia Musicale “Marziali” di Seveso.