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CONVEGNO INTERNAZIONALE

​I 70 anni dello Studio di Fonologia Musicale di Milano della Rai

gennaio / dicembre 2025

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Martedi 27 maggio 2025

Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco

Sala della Balla e Sala Fonologia

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Per prenotare scrivere a info@nomusassociazione.org

ore 10:00 / 13:00

Coordina Angelo Foletto

Saluto istituzionale Fiorella Mattio (Castello Sforzesco, Conservatrice Responsabile)

 

Relazioni:

 

- Rodolfo Sacchettini (Università di Firenze)

Lo Studio di Fonologia e il radiodramma degli anni Cinquanta

Negli anni Cinquanta la radio italiana raggiunge le punte massime della produzione di teatro radiofonico e di radiodrammi. Ogni anno vengono trasmesse centinaia di opere drammaturgiche che cercano, in varie forme, di adattarsi alla radio e nei casi migliori di esaltare le qualità specifiche dell’ascolto. In questo contesto lo Studio di Fonologia di Milano rappresenta un centro inedito di sperimentazione capace di ideare lavori originali assolutamente innovativi, ma anche di sonorizzare in maniera inedita copioni classici o fortemente narrativi. Da Ritratto di cittàLa Loria, da Mi devi ascoltareWaterloo, il contributo dello Studio di Fonologia è decisivo per rendere più moderna ed efficacia la produzione e aprire alle sperimentazioni del decennio successivo.

 

Rodolfo Sacchettini insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze, Storia del Teatro al Middlebury College, Musica, media e tecnologia al Conservatorio di Bologna. Ha pubblicato una monografia su Tommaso Landolfi ("L'oscuro rovescio", Sef 2006), uno studio sul teatro contemporaneo (“Il teatro dentro la Storia. Opere e voci dalle Torri Gemelle alla pandemia”, Anthology Digital Publishing 2023) e quattro volumi sulla storia del radiodramma e sul rapporto tra letteratura e radio ("La radiofonica arte invisibile", Titivillus 2011; "Scrittori alla radio", Fup, 2018; "Letteratura per sola voce", Anthology Digital Publishing, 2022), l'ultimo con Nicola Turi, "Storie da ascoltare nell'Italia del boom. Il radiodramma da Primo Levi a Giorgio Manganelli" (Carocci, 2023). Collabora con Radio 3 Rai e cura e conduce una rubrica di attualità teatrali su Rete Toscana Classica.

 

- Maurizio Corbella (Università degli Studi di Milano)

Lo Studio di Fonologia e la produzione televisiva: prospettive di indagine

Sebbene la radio sia tradizionalmente associata al ruolo istituzionale dello Studio di Fonologia all’interno della RAI, la nascita del Programma Nazionale televisivo nel 1954 - un anno prima della fondazione dello Studio milanese - solleva la questione del suo coinvolgimento nella creazione di effetti speciali elettronici per la prima televisione italiana.

Questo intervento propone alcuni spunti per un’indagine approfondita sulle interazioni televisive dello Studio di Fonologia, analizzando il suo legame con le pratiche di sperimentazione sonora nel teatro di ricerca e nel cinema contemporaneo, oltre al contributo allo sviluppo di nuovi generi, come l’opera televisiva.

In particolare, verranno esaminate alcune produzioni televisive del regista Vittorio Cottafavi che coinvolsero direttamente lo Studio, tra cui gli adattamenti dell’Antigone sofoclea (1958), delle pièce Operazione Vega (1961) di Dürrenmatt e Ai poeti non si spara (1965) di Luigi Malerba, fino all’opera televisiva La fantarca (1966) di Roman Vlad.

 

Maurizio Corbella è professore associato in musicologia all’Università degli Studi di Milano, dove insegna Musica nel cinema e negli audiovisivi e Teoria e metodi della musica nei media. È vicepresidente di NoMus e curatore del Fondo Gino Marinuzzi Jr, depositato presso l’Associazione. Coordina il progetto di interesse nazionale FILMUSP – Editoria musicale e cinema. Per una storia produttiva della colonna sonora in Italia, 1958–76), finanziato dal MUR (PRIN 2022), ed è responsabile scientifico del progetto MaPSEM (Mapping Printed Sources of Entertainment Music in 20th-century Italy) nell’ambito del partenariato esteso CHANGES, programma di innovazione del patrimonio culturale sostenuto dal PNRR.

Testimonianze:

Lucio Cavallarin, Giovanni BellettiAnna Lietti, Mary Lindsey, Giuliana e Marilena Zuccheri, Pietro Pirelli

 

ore 14:30

Visita guidata alla Sala XXXVI che contiene la ricostruzione dello Studio di Fonologia con tutte le sue apparecchiature, a cura di Maria Maddalena Novati (Presidente NoMus e referente per la Rai)

 

ore 15:00 / 18:00

Relazioni:

- Filippo del Corno (Conservatorio di Milano)

Il volto delle città moderne: dall’orchestra di Puccini all’elettronica di Berio e Maderna

Filippo Del Corno, nato nel 1970, si diploma in Composizione al Conservatorio di Milano, studiando con Azio Corghi e Danilo Lorenzini; segue seminari e masterclass con Paolo Castaldi, John Cage e Louis Andriessen.

I suoi lavori sono presenti nei cartelloni di teatri e istituzioni come Festival di Lucerna, Festival Radio France-Montpellier, South Bank Centre, Bang On A Can Marathon, Biennale di Venezia, eseguiti da musicisti quali Luciano Berio, James MacMillan, Dimitri Ashkenazy, David Alan Miller.

Nel 1997 in collaborazione con Angelo Miotto e Carlo Boccadoro fonda Sentieri selvaggi, gruppo dedicato all’esecuzione e alla diffusione della nuova musica. Dal marzo 2013 all’ottobre 2021 è Assessore alla Cultura di Milano. I suoi lavori sono incisi su CD Deutsche Grammophon, Cantaloupe, BMG Ricordi, Emi Classics, DaVinci e pubblicati dalle edizioni Curci, RicordiSuvini Zerboni, RaiCom.
Insegna Composizione al Conservatorio di Milano.

- Federico Vizzaccaro (Rai)

Il ruolo della Radio nella ricezione dello Studio di Fonologia

dagli anni Cinquanta ad oggi

La radio è stata uno dei principali mezzi di diffusione delle opere musicali e dei radiodrammi nati grazie all'apporto dello Studio di fonologia musicale di Milano. Fin dagli anni Cinquanta, però, i canali radiofonici Rai hanno dedicato anche numerosi spazi per descrivere lo Studio e spiegare quanto accadeva al suo interno, documentando le attività dei protagonisti di questo capitolo fondamentale della storia musicale del Secondo Novecento: attraverso vari documenti sonori ne ripercorriamo alcuni esempi.

Dopo la laurea in Lettere e gli studi di composizione, Federico Vizzaccaro ha conseguito il Dottorato di ricerca in "Storia e analisi delle culture musicali" (2007) ed è stato titolare di un assegno di ricerca (2009-2011) all'Università di Roma La Sapienza. Suoi ambiti di ricerca sono la musica sacra a Roma nel Seicento, Johann Sebastian Bach e il rapporto tra radio e musica classica. Dal 2011 è stato redattore scientifico per il Dizionario Biografico degli Italiani (Treccani) fino al completamento dell'opera (2020). Lavora alla radio dal 2004: per Radio 3 Rai cura diversi programmi musicali (tra questi "Qui Comincia", "Primo Movimento" e "Suona l'Una") e conduce "Domenica in concerto".

- Marina Vaccarini (NoMus)

Lo Studio di Fonologia Musicale di Milano della Rai negli anni di Angelo Paccagnini direttore

Qualche anno fa, con Maddalena Novati, decidemmo di sottotitolare L'utopista indipendente il volume da noi curato su Angelo Paccagnini, perché ci sembrava che quella locuzione ben riassumesse la sua parabola umana e professionale. Questo intervento intende rintracciare qualche aspetto della sua innata “utopia” andando a spulciare tra le carte dell’Archivio corrispondenza dello Studio di Fonologia di Milano della Rai negli anni in cui Paccagnini fu direttore tra il 1968 e 1970.

Marina Vaccarini, musicologa. I suoi interessi vertono soprattutto sulla musica del Settecento e del Novecento. Ha pubblicato libri e saggi per LIM, Brepols, BMG Ricordi, Ibis, Skira, Nuove Edizioni, Baldini e Castoldi, Olschki, Curci, LED Edizioni Universitarie, Guerini, Die Schachtel. Ha curato edizioni critiche per la Fondazione Arcadia e per la Società Editrice di Musicologia. Dal 2018 collabora con l’Associazione NoMus per la curatela di libri e presentazioni di concerti in istituzioni museali di Milano.

 

Testimonianze:

i compositori: Salvatore SciarrinoMarcello Panni, Giacomo Manzoni, Sandro Gorli.

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